Pil Italiano. L’Italia cresce? Si, no, forse. Secondo gli ultimi dati diffusi dalla Commissione Europea, il bel paese cresce poco, circa lo 0,5-0,9 per cento. Poco rispetto alle altre nazioni europee. La notizia che fa discutere è che secondo un rapporto Ismea-Svimez, a crescere, negli ultimi due anni è soprattutto il Sud Italia. Un’inversione di tendenza rispetto al passato laddove il meridione era la palla al piede della crescita italiana. Ma andiamo per gradi. Parliamo nel dettaglio di questa rilevazione che fa sicuramente molto discutere.
Rapporto Ismea-Svimez, il Sud Italia motore della crescita
Sembra strano ma non lo è. Il Sud nel periodo a cavallo tra il 2015 ed il 2016, è cresciuto dello 0,8 per cento contro lo 0,5 per cento del Nord. A trainare la crescita del meridione il settore agricolo. Le nuove tendenze vegane, salutiste, biologiche (e chi più ne ha più ne metta ndr), ecco hanno fatto aumentare la domanda di prodotti agricoli che, al Sud vede impegnati molti giovani nel far nascere nuove attività a km zero.
Di conseguenza sono cresciute le esportazioni che ha migliorato la bilancia commerciale del meridione. Grazie anche ai fondi europei, sono nate una serie di attività che hanno portato la crescita del settore primario nel Sud al 7,3 per cento contro l’1,6 per cento del Centro Nord. In queste aree sono migliorati anche i servizi.
Le regioni che stanno crescendo maggiormente sono Calabria e Campania mentre le regioni dove l’imprenditoria (nel settore primario) giovanile sta crescendo è la Basilicata, la Sicilia ed il Molise.
Il settore primario sta incentivando sia l’occupazione e sia gli immatricolati nelle facoltà di agraria. Quest’ultima ha visto i propri iscritti aumentare di circa il 20 per cento negli ultimi due anni.
Insomma il Sud, grazie all’agricoltura, cresce, crea occupazione e laureati. Segno che gli investimenti europei, spesso, raggiungono gli obiettivi sperati.
